Hooligans della Zanzara

N.B. Le foto in questo blog sono prese da google oppure di Paola Mills che ci ha autorizzati http://www.koinup.com/paolamills/

sabato 19 ottobre 2013

Fuochi senza sfumature - UNO "Preludio al Deliriovaginale "

Fuochi senza sfumature 
Liberamente tratto dal Diario segreto di Roxane della Battriana 
 UNO 
 Preludio al Deliriovaginale 

fotografie tratte dall'album di Paola Mills 




 Alexandros il Grande. Lui è bello e truce. 
Ha un seguito di 121.360 persone che rumorosamente seguono ogni suo passo, ogni parola, ogni provocazione. 
(121.360 alle h. 22.38 del 17 ottobre di un anno che non esiste ancora) 
È una belva con ambizione mai vista, sfrenata. 



 Perché non mi parla, perché non mi guarda? 
Io sono Roxane, nessuno ha mai saputo resistermi. 
 Questo è il mio regno alla Fine del mondo. Il mio tesoro è senza pari. Io sono senza pari. 
Allora perché? Perché? 
Lui è qui e ora, calpestiamo la stessa terra, respiriamo la stessa aria. Io passo e non mi vede. 
Attraverso la strada e non mi vede Perché?

 Il segreto è crederci, intensamente, mi hanno insegnato così: se vuoi una cosa ci devi credere fino in fondo. Ma perché stavolta non basta? 
 Scrivo e disegno, leggo per trovare una risposta.
 Lasciatemi in pace nei miei pensieri
 Non voglio parlare con nessuno .


Roxane Lei è prorompente e intrigante. 
Intelligente. Sa di essere tutto questo ma non lo da a vedere. 
È la principessa di un regno che sta alla Fine del mondo. 
 (ogni riferimento a cose e persone è puramente casuale) 



 Sono arrivato con il mio seguito e ho conquistato questo regno che sta alla Fine del mondo. 
Ho regalato nuove città con il mio nome. 
Perché lei non mi parla, perché non mi guarda? 
Io sono Alessandro il Grande, nessuno ha mai saputo resistermi. 
Io passo e non mi vede. Attraverso la strada e non mi vede Perché? 

Lasciatemi scrivere e studiare da solo. Lasciatemi in pace nei miei pensieri 
Non voglio parlare con nessuno

 Astuzia della fatalità che si nasconde, ci illude di essere liberi e, poi, ci fa cadere tutti sempre nella stessa rete.
 E non lo sappiamo. 
 La sua presenza mi rendeva malata. Lo evitavo. Lo spiavo. 
Sognavo di un miracolo che avrebbe attirato la sua attenzione su di me, sbarazzandolo della sua arroganza.
E così non facevo altro che rivelargli il mio atteggiamento, che sembrava un ridicolo eccesso di riservatezza e invece era solo un folle desiderio di piacergli. 
 Inquietudine.
 Il dubbio mi faceva passare le notti in bianco, a camminare in lungo e in largo, a coricarmi a terra, ad augurarmi che il pavimento sprofondasse, sprofondasse per l’eternità. 
 Mi confidai con un’amica. 
Ma è semplice, invitalo e il gioco è fatto. 
Quale gioco. Non c’era nessun gioco. 
Tentai di dare forma al mio sogno con le parole. Ma senza un grande esito. 
 Perché complicarsi l’esistenza? È il più forte. Basta lusingarlo perché ci stia. 
Se ti piace non hai che da fartelo.
 Frase cruda. 
 Non ero riuscita a farmi capire. 
Supponiamo che accetti un appuntamento, cosa gli dico? Cosa faccio?
 Finivo coll’invidiare coloro che sanno come ottenere quello che vogliono. 
 E così per un istante questa avventura che non aveva avuto un inizio ebbe una fine. 



 Poi improvvisamente, senza sapere perché, tutto è cambiato gli sguardi si incrociano, per strada una mattina. Continuano a incrociarsi sempre di più ogni giorno, ogni mattina. 
 La tensione sale gli sguardi sono sempre più intensi, infuocati, senza sfumature.

  A che gioco stiamo giocando? Stiamo già giocando? No non ancora. 
E la colpa è di una fottutissima pornostar che gli mette le mani addosso, lo lecca, lo tocca, lo eccita e se lo porta via. 

Il minimo intoppo distrugge tutto. 
Impossibile non paventare il peggio: un semplice passo falso si tramuta in caduta. 
Attendere è un supplizio. 
 Il giorno seguente lui non si volta neppure e guarda nervosamente il suo telefono.
 (telefono? Ma non era Alessandro Magno? Sincronia e straniamento...) 

 Calmiamoci.
 È tutto da rifare...

 Roxane prende il pacchetto nuovo di Fischerman’s e avverte una sensazione vaga che non riesce a precisare. ... continua

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