Hooligans della Zanzara

N.B. Le foto in questo blog sono prese da google oppure di Paola Mills che ci ha autorizzati http://www.koinup.com/paolamills/

lunedì 10 marzo 2014

Le #QuoteRosa secondo #seriosochiarodiluna



Ho sempre avuto l’impressione che l’emendamento sulla legge elettorale ( un porcellum peggiore), concernente una quota minima del 50% di persone di sesso femminile da inserire obbligatoriamente  in lista, sia un modo per evitare di discutere di preferenze e liste bloccate. 

Da un lato chi vota a sinistra, dopo avere per anni (esattamente 7) contestato con forza le liste bloccate, si ritrova con  il proprio partito sostenitore indefesso di ciò che ha sempre messo in dubbio.

 Le quote rosa sono un contentino, un offuscamento  dell’intelletto che sembra funzionare, come al solito, x gli elettori o simpatizzanti di  quella parte politica. 
Dall’altro la destra italiana ( probabilmente la peggiore destra del mondo, anzi dell’universo), non è convinta delle quote rosa, ma le lotte intestine di alcune donne del pdl, terrorizzate di perdere il proprio scranno, hanno creato dissenso e per una volta discussione. 
L’assioma è: se le liste sono bloccate, la nomina proviene dal re; considerato che il Re è sempre meno protagonista del reame, c’è il rischio che altri ( i coordinatori) possano scegliere altri leccapiedi.   

Come principio le quote rosa sono un’imposizione non costituzionale, soprattutto in relazione all’art. 3 della Costituzione.  
Non credo che in Italia, almeno nel nord del paese, ci sia ancora bisogno di leggi pari opportunità.  Per fare limitati esempi in magistratura e avvocatura le donne stanno soppiantando gli uomini, almeno come numero (dovremmo chiedere le quote azzurre?). 
Nel mio studio professionale ci lavorano 8 donne e 1 solo uomo, cioè il sottoscritto. Nelle scuole la maggioranza di donne è palese (70 a 30 circa), così come nella pubblica amministrazione.  In politica la situazione sta per raggiungere i livelli di altri settori. 
Quando a 18 anni andavo in Figc le donne erano in numero minore, ma c’erano. Mentre nel  fronte della gioventù non ho mai visto una donna a quel tempo.  
 Se a sinistra vi è stato da sempre un impegno politico delle donne, a destra solo ora.  Oggi a destra  sono state nominate ballerine, saltimbanco e penose ripetitrici seriali dal Re, il signor B.  Solo ultimamente stanno cambiando le cose con fatica anche  sul territorio.  Diamo tempo al tempo e si vedrà che non vi è nessuna discriminazione di sorta: l’importante è partecipare.
Il problema comunque  potrebbe essere risolto o con le primarie obbligatorie (nel caso di liste bloccate) o con le preferenze; in questo caso a decidere sarebbero gli elettori.  

Mia moglie pur essendo diventata dirigente aziendale a 30 anni, mi ha sempre detto che il mondo è cazzo centrico e le donne si sono adattate. 


 La cultura sessista imperante nel nostro paese può essere sconfitta solo con l’educazione. L’educazione sessuale lato sensu dovrebbe essere insegnata fin dalle scuole materne e poi in famiglia. Io ho due figlie e abbiamo sempre cercato di insegnare loro l’eguaglianza di genere. 
 Ne io ne mia moglie siamo casalinghi, ma il lavoro  in casa è diviso equamente e con  turnazioni molto rigide.  E questo dovrebbe essere solo l’inizio.
 Un giorno mia figlia più grande ( di anni 7) dormì presso l’abitazione di due amichetta. La cosa che la stupì fu che il papà dell’amica, non avesse fatto nulla durante il suo soggiorno, ma era stata la madre a cucinare, sparecchiare, pulire ecc. Tanto che aveva chiesto all’amica se per caso avesse  un tumore ( poiché aveva l’esempio di suo nonno che ammalato, passava i suoi giorni sul divano accudito dalla moglie).
 La cultura che impone lo stereotipo della donna-cosa e oggetto di piacere, non dipende solo dagli uomini; “la colpa” di questa situazione è anche e soprattutto delle donne che questo ruolo o lo hanno accettato passivamente, o ne sono divenute interessate protagoniste. 
 Lamentarsi degli uomini cattivi, porci e superficiali, non solo è sbagliato, ma è ridicolo.
Il problema  è che anche per  le giovani donne o quasi bambine la cultura sessista imperante, dove vede la femmina spesso come oggetto e non come persona,  non solo è accettata , ma anche da loro stimolata.
 La cultura e l’educazione sono l’unica soluzione per risolvere il problema, se di problema si tratta.  
In conclusione le quote rosa in politica, come in qualsiasi settore lavorativo, sono  sbagliate e a mio parere incostituzionali.  Avrei potuto capire di legiferare sul punto 50 anni fa, ora no; anzi credo che in futuro molti uomini chiederanno l’applicazione di quote azzurre. Scommettiamo?

Serioso Chiaodiluna 


2 commenti:

  1. Comunque posso dissentire riguardo al centro della gioventù? Abbiamo 4 anni di differenza e io le donne me le ricordo da sempre a destra, sarà che c'avevo nonna e mamma in casa già, cmq hai detto na stronzata , per il resto condivido al 100%, anche in campo odontoiatrico la maggioranza che ci lavora è donna, anche se il numero di dentisti è ancora maggiore alle dentiste :)
    Miss Fisherman's

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  2. Torino è una città di donne. L'unico gruppo che era pieno di donne e molto belle era "Comunione e Liberazione" e si narrava che la dessero facile. Ho sempre rimproverato ai miei genitori, di non avermi fornito un'educazione cattolica.

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